venerdì 31 ottobre 2014

Non ho più poesia

Non ho più poesia
dentro di me
un vuoto mi opprime la mente
è sterile il sentimento
vago in un deserto
di emozioni.
Non ho più poesia 
dentro di me
solo queste parole
che scrivo sperando
che germoglino
come semi di un fiore.


lunedì 27 ottobre 2014

E c'è ancora vita


Stringo a me evanescenze
sul mio cuore spaventato le depongo ,
le mie dita sulle tue labbra sfioro
nell’unisono le armonizzo ,
la cui vibrazione si diffonde ;
cancello nel nostro spazio tempo
i nostri trascorsi pianti …
Cancello la reminiscenza che con te ebbi ;
con te segno la cicatrice che mai si cicatrizza .
… e c’è ancora vita !
Al di là dell’universo una strada ,
tra i prati e i fiumi il sospiro dell’incanto
sotto la pioggia tra l’immenso ;
nella speranza di rivederti ancora …
Si, c’è un Dio in ognuno di noi !
Ci guarda , ci ciba con la sua natura ,
ci dà un fiore da cogliere ,da curare ;
l’emozione di innamorarsi ancora ;
di rubare quel poco che ci resta …

Si; c’è !
Si , la vogliamo ,la desideriamo questa forza
nel torpore perderci ,
nei sensi dell’amore lasciarci andare ,
nelle attese sospirate ,
in un messaggio tanto atteso.
Ti prego sogno folle ,
ascolta con me la voce del mare …
c’è ancora vita !
La tua ,la mia, è infinita.

Poetanarratore.

venerdì 17 ottobre 2014




 ♥  ALBA  ♥ 
Il tuo perlaceo colore
accoglie il nuovo mattino
come antiche armonie
danza
nella magia  del creato.

Tutto è armonia
L’immutabile fascino
ferma i pensieri
sfiora  i giardini
dell’anima
allontana
ogni turbamento
indorando ogni sospiro .

In questo giuoco di colori
ognun un canto
leva ,

germoglia la vita .

© Rachele  L .

giovedì 2 ottobre 2014

Sorella di dolore



efpfanfic.net

Viso di cera
avaro di sorrisi
vago lo sguardo
rincorre i suoi pensieri
bellezza astratta
che non comunica calore
spenta ogni traccia
di vitalità. 

Ti guardo triste
e vorrei parlarti
chiederti cosa
ti dà tanto dolore
poi penso che
 potresti non gradire
per te
sono
una sconosciuta.

Io invece ti sento amica
mi è nota
quell'espressione di tormento
l'ho vista tante volte
sul mio viso
sorella ti dolore
io ti sento.

Marilicia 05/08/2014

domenica 28 settembre 2014

lunedì 22 settembre 2014

Vivo quando ci sei


Come zagare al vento il tuo volto spandi ,
in puri palpiti il sentimento vola ,
vola nel sonoro tempio …
Ov’io incontro gli innocenti tonfi.
Si, sei tu la musa !
E non posso immaginarti nuvola ,
o pioggia , o fantasma …
Tu esisti ed io ti vedo .
Vivo quando ci sei !
Ti sento sai …
Dentro me ,dentro te ,
già tuonano gli ormoni ,
bizzarri impazziscono
al pensiero di un bacio .
Io che vivo solo quando ci sei
è una sensazione unica !
È come essere trascinati in volo ,
infondermi nell’immutabile bagliore ;
tra sospiri ti rivelo i miei segreti .
Tu la frontiera invalicabile !
Di seta vesti la fresca rosa ,
vieni in me nell’alba scura ;
appari radiosa e piena di vittoria .
Porti con te la tenue corolla ,
ove proteggi il buio dall’inverno :
mi dai luce e mai potrai toccarmi .
Vivo quando ci sei …
È come vederti da vicino ,
rincorrerti come fanno i bambini ;
sotto un manto di stelle ,
al chiaro della luna .

Poetanarratore .

domenica 21 settembre 2014

 
♥  Cari Amici , ♥ 

con questo  piccolo dono
Vi auguro una serena Domenica,
Buon inizio settimana.

A prestissimo , un abbraccio

  by  Rakel

domenica 14 settembre 2014

Celàto sogno...


 Celàto sogno
che dietro una siepe
il mio “io”
maschera
e nell’immenso vuoto vaga…

Sepolte magìe
che narrano
di chimere errànti,
consacrate nel tempio delle ore…

Il tèmpo illanguidisce
la speme che pian piano
scolora…


© Rosemary3 

@tutti i diritti sono riservati

mercoledì 10 settembre 2014

♥ Miramare ♥



Una triste, romantica fiaba vera di pietra...


MIRAMAR

Giosuè Carducci

O Miramare, a le tue bianche torri
 attediate per lo ciel piovorno
 fosche con volo di sinistri augelli
 vengon le nubi. 
 Miramare, contro i tuoi graniti
 grige dal torvo pelago salendo
 con un rimbrotto d'anime uggiose
 battono l'onde. 
 Meste ne l'ombra de le nubi a' golfi
 stanno guardando le città turrite,
 Muggia e Pirano ed Egida e Parenzo,
 gemme del mare; 
 e tutte il mare spinge le mugghianti
 collere a questo bastion di scogli
 onde t'affacci a le due viste d'Adria,
 rocca d'Absburgo;
 e tona il cielo a Nabresina lungo
 la ferrugigna costa, e di baleni
 Trieste in fondo coronata il capo 
 leva tra' nembi. 
 Deh come tutto sorridea quel dolce
 mattin d'aprile, quando usciva il biondo 
 imperatore, con la bella donna,
 a navigare! 
 A lui dal volto placida raggiava
 la maschia possa de l'impero: l'occhio
 de la sua donna cerulo e superbo 
 iva su 'l mare. 
 Addio, castello pe' felici giorni
 nido d'amore costruito in vano!
 Altra su gli ermi oceani rapisce
 aura gli sposi.