giovedì 20 dicembre 2007

Natale solidale

Non so cosè questa sottile malinconia
che mi prende e porta via
lontano da questo luogo
lontana da questi affanni
e mi riporta in quegli anni
dovera bello aspettare il Natale
tutti insieme gioiosamente
giorni spensierati dove niente
poteva turbarci ed i sogni rubarci...
La nascita di Gesù è il vero senso
di questo Natale
così commerciale,
ve ne siete scordati?
Vorrei gridarlo a tutti voi indaffarati:
cè almeno un Pensiero rivolto a Lui?
Lui è nato in una capanna...riscaldato
da un bue e da un asinello...
Ma vi sfiora il cervello o siete sordi anche a quello?
A mezzanotte brinderò per te Bimbo piccolo
dimenticato, calpestato, deriso, affamato....
Bimbo che ritrovo oggi più che mai in uno di loro...
aiutiamolo ed avremo la vera gioia del Natale.
Gesù è in ognuno di loro...



aiuta anche tu e sostieni :

domenica 16 dicembre 2007

Non Chiamatemi per il Natale

P1010063Ogni anno a natale fa freddo

Io odio il freddo

Per questo non mi invitate a feste

e festini, voglio starmene qui solo

soprattutto perché non è la festa di Gesu.

Proprio lui mi disse… quante luci in queste case!

Nessuno si vergogna?

Io giunsi  per dare animo a chi non tiene,

Voi rubate una stella ogni istante

E  negate che siete complici della morte

Di migliaia di fiori.

Io non voglio festeggiare, il minimo che posso fare.

Sono il poeta fratello  di Gesu

E starò con lui tra una spiga di grano

E una rosa di incanto

Non brinderemo non diamo auguri

Ma se volete giungeremo in ogni casa

Per darvi amore  amore amore.

Però non chiamateci per problemi banali

Perché di incanto non possiamo venire

Gesu non può venire

Anzi lui già è….. tra quei popoli di carta straccia

Nei miseri occhi

Nei vecchi abbandonati

Nelle mamme sole

In posti senza sole

E dove c’è un drogato,

Gesu è li mentre lo festeggiate

Per carità non chiamatemi.

 

(bellissima poesia di Viiv, che ringrazio. Altre belle poesie nel suo blog Avion)

Foto di mia proprietà:vietata la riproduzione

lunedì 22 ottobre 2007

giovedì 12 luglio 2007

Un pensiero per riflettere...

roseto

PRENDETE LA VITA COME UNA NUVOLA CHE PASSA IN FRETTA
NEL CIELO DELLESTATE,
O COME LA BELLEZZA DI UN ROSETO PROFUMATO CHE NON DURA A LUNGO.
CONSIDERATE LA VITA COME UNA CASA IN CUI NON POTERE RESTARE
PER MOLTO TEMPO: POTETE ABITARCI DIECI, CENTO O MILLE ANNI,
MA ALLA FINE VERA IL GIORNO IN CUI DOVRETE LASCIARLA.
E DATE AL DENARO LO STESSO VALORE CHE DATE AI SASSI DEL SENTIERO,
 PERCHE SE LO SPENDETE NON VI RESTERA NIENTE
E SE LO RISPARMIATE SARA  COME SE AVESTE RISPARMIATO DEI SASSI.

Kader Abdolah
scrittore iraniano

venerdì 6 luglio 2007

Da unamico...(grazie!)

nubi minacciose

Corpi sospesi nel tenuo calore delle membra riposte in candidi giacigli piegati alla fervida luce dei penetranti e impavidi occhi.
Strati di avido desiderio erosi dalle sottili pieghe del corpo della passione lungo il mare in fuga.
Tenere e candide vesti schiacciate dal peso voluttuoso di nubi minacciose disperse lungo l’incauto sentiero.
Struggenti visioni consumate da brandelli di vita al declinar del giorno tra richiami sommessi lungo le pareti della memoria sospesa al filo della rimembranza.
Mentre le vestigia piatte del tempo ricoprono i tortuosi sentieri dell’anima contesa tra le tenebre lunghe della notte in fuga.

(poesia di Paolo)

lunedì 25 giugno 2007

HOT NIGHT

 effetto tramonto
In questa afosa notte destate
solo i tuoi baci potrebbero dissetarmi
solo le tue carezze potrebbero rinfrescarmi
solo le tue parole potrebbero rilassarmi
e, finalmente, placare questa arsura
che mi consuma,
ma tu non ci sei,
perduto amore
ed il sorgere del sole
domani non troverà di me
che un corpo bruciato
dal troppo calore.
 
(14.08.2005)

giovedì 31 maggio 2007

Sogno estivo

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Le onde del mare

mi fanno sognare :

come un delfino

vado incontro al destino,

ma nell’ oscurità

della sua profondità

mi lascio naufragare

e dolce è ricordare

il sogno vissuto

seppur solo per un minuto.

 

(20.06.2003)

domenica 27 maggio 2007

Lappuntamento

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Ti ricordi lemozione di un nuovo incontro?

Ti ricordi la titubanza del come mi vesto, cosa penserà di me...

E poi, lappuntamento...i nostri occhi si soffermarono a scrutarsi a vicenda...

una stretta di mano: " Piacere sono...",

poi bevemmo qualcosa insieme

si parlò del più e del meno, della nostra vita, del lavoro,

del tempo che fa e intanto ci si studiava, si cercava di captare

quel qualcosa che potesse attirare, incuriosire, invogliare ad un prossimo incontro...

poi il momento del commiato:

"Potrò rivederti?" mi chiese con voce speranzosa e timorosa al tempo stesso...

" No"...risposi dolcemente io...e mi allontanai....  

(foto reperita dal web)